4/1/2006 ore: 0:00
Protocollo per la regolarità delle imprese pulizie proposto dalle controparti
Contenuti associati
PROTOCOLLO PER LA REGOLARITA’
In relazione al verificarsi di fenomeni di irregolarità diffusa nel mercato delle imprese di pulizia e servizi integrati le associazioni sindacali ed imprenditoriali firmatarie del c.c.n.l. di categoria propongono un PROTOCOLLO PER LA REGOLARITA’, quale insieme di iniziative condivise per realizzare un mercato corretto dove la competizione sia sulla qualità e la garanzia dei servizi.
Per raggiungere questo risultato, e dopo un ampio confronto, le parti concordano di sviluppare una comune azione, anche coinvolgendo le organizzazioni di appartenenza, per realizzare i seguenti obiettivi.
·Appalti Pubblici e recepimento della direttiva 2004/18/CEE
L’attività legislativa nazionale e regionale per recepire la Direttiva Comunitaria 2004/18/CEE sugli appalti sarà una occasione per evidenziare i problemi del mercato pubblico ed evidenziare aspetti specifici degli appalti di servizi e regole che possano garantire correttezza e legalità negli appalti pubblici.
Questi i punti prioritari dell’iniziativa che dovrà svilupparsi a livello nazionale e regionale:
·Tutti gli appalti dovranno prevedere,tra le clausole sociali espressamente definite dalla direttiva, l’indicazione del C.C.N.L. da applicare e le relative regole contrattuali sul cambio o la modifica di appalto
·L’impostazione dell’appalto deve considerare tra i valori posti a base d’asta il rispetto del costo del lavoro e della sicurezza come previsto dalla legge 327/00.
·La fase di selezione deve prevedere la definizione di specifici requisiti per l’accesso alla gara ed il rispetto della Legge 82/94 ( albo delle imprese di pulimento)
·La fase di assegnazione degli appalti di servizi deve caratterizzarsi dalla forma dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il massimo ribasso deve caratterizzare solo appalti marginali in cui siano chiaramente definiti i contenuti contrattuali. Per questo motivo va ristretto il campo di applicazione dell’asta elettronica per gli appalti di servizi a casi marginali, e comunque esclusa quando sia necessario definire contestualmente un progetto organizzativo del servizio insieme all’offerta economica.
·Va ribadita l’importanza della verifica che la ditta assegnataria rispetti nell’offerta, e nella successiva fase di gestione, del costo del lavoro e delle regole contributive e contrattuali.
·Controlli e verifiche ispettive
Le regole sono garantite solo da un sistema organico ed efficace di controlli.
Non è purtroppo questa la situazione italiana, i controlli sono spesso burocratici ed asfissianti, più volti ad inseguire piccoli errori che le grandi situazioni di irregolarità.
Per rafforzare il sistema dei controlli contrastando così irregolarità contributiva, fiscale e lavoro irregolare va data piena attuazione alle disposizioni sul coordinamento e l’unificazione del sistema ispettivo, oggi fermo per contrasti interni sulle competenze dei diversi soggetti ( Decreto 23 Aprile 2004 n 124).
Un sistema di controlli efficace si basa su un lavoro di analisi dei diversi elementi, i controlli devono essere mirati e preceduti da una analisi sulle imprese a rischio anche avvalendosi delle segnalazioni degli osservatori ( nazionali e locali) per la regolarità negli appalti di pulizia e servizi integrati presenti in molte realtà.
Una carenza grave è nell’attività di controllo e verifica sulle cooperative spurie.
Le revisioni biennali potrebbero rappresentare un importante strumento di verifica della regolare applicazione della legislazione sulla cooperazione di lavoro (Legge 142/01).
Il Ministero delle Attività Produttive, qualora non sia in grado di effettuarle direttamente, può delegare alle Centrali Cooperative tale compito in forza di una specifica previsione della legge; questo potrebbe rappresentare un efficace strumento di contrasto alla cooperazione irregolare.
Particolarmente incisiva deve quindi essere la vigilanza sulle cooperative, ma anche delle altre imprese, non aderenti alle associazioni di rappresentanza; in tale ottica, tutte le associazioni di rappresentanza imprenditoriali potranno assumere la qualità di controllori delle situazioni di mercato non corrette, nell’interesse di tutti gli operatori corretti.
·La responsabilità solidale.
Uno strumento importante per contrastare l’irregolarità negli appalti è quello di colpire, insieme all’impresa irregolare, i soggetti che dall’appalto illecito traggono vantaggi patrimoniali.
La legge 1369/60 aveva introdotto la responsabilità solidale che , pur con alcuni limiti, ha rappresentato per anni un reale deterrente. La legge 30/2003 ha indubbiamente depotenziato la portata di tale strumento limitandone l’applicabilità all’ultimo anno.
La nuova situazione comporta, da un lato, una maggiore attenzione alle caratteristiche del contratto di servizi, ma rende meno pericoloso, per il cliente, l’utilizzo di prestazioni sottocosto ed irregolari, potendo contare anche su uno scarso livello di controlli e di effettiva azione di contrasto dell’irregolarità da parte degli organi pubblici.
E’ importante ribadire l’esistenza della responsabilità solidale a carico degli enti pubblici, un appalto assegnato ignorando le norme previste dalla legge 327/00 (costo del lavoro e della sicurezza) deve comportare la responsabilità dei decisori rispetto ai lavoratori ed agli istituti previdenziali per i danni causati.
·Organismo paritetico e funzioni di certificazione volontaria
L’organismo paritetico di settore e l’obiettivo di costituire a livello nazionale e territoriale osservatori di settore possono rappresentare un utile strumento di supporto a queste iniziative.
Gli obiettivi sopra esposti sono attuabili solo con una forte iniziativa politico-sindacale capace di coinvolgere istituzioni e forze politiche e sociali.
Le regole devono essere supportate da una azione di informazione e formazione, mettendo a disposizione dei soggetti pubblici e privati interessati livelli adeguati di confronto e “consulenza”, a questo scopo va riproposto il tema delle funzioni di certificazione che possono essere svolte da organismi paritetici.
Questa funzione potrebbe riguardare le caratteristiche dei contratti di appalto, la verifica della regolarità delle prestazioni e delle offerte.
Per garantire l’efficacia di questi strumenti (osservatori e commissioni di certificazione) è indispensabile il coinvolgimento degli organismi pubblici deputati alla verifica della regolarità contributiva.
Su questi temi le parti coordineranno le loro iniziative, ai diversi livelli, per garantire correttezza e regole certe per tutti gli operatori del settore.
FISE
FILCAMS – CGIL
UNIONSERVIZI - CONFAPI
FISASCAT – CISL
ANCST – LEGA DELLE COOPERATIVE
UILTRASPORTI
FEDERLAVORO E SERVIZI – CONFCOOPERATIVE
PRODUZIONE E SERVIZI - AGCI