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Consulmarketing in fallimento, esito incontro 25/02/2019

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Roma, 15 marzo 2019


Il giorno 25 febbraio dopo la videoconferenza che si è tenuta con i legali che seguono le cause contro l’azienda in oggetto si è svolto l’incontro con il curatore fallimentare Dottor Pellegrino.
All’incontro erano presenti la Filcams nazionale in persona di Luciana Mastrocola e l’Avvocato De Marchis, la Filcams di Milano in persona di Elvira Miriello e di Fabrizio Petroli del centro procedure concorsuali di Milano e gli Avvocati Scarpelli, Lazzarini e Caridi , per la curatela il Dottor Pellegrino, il Dottor Buscemi amministratore unico e l’Avvocato Morpurgo.

Il Dottor Pellegrino ci ha comunicato che la Consulmarketing S.p.A. si è opposta alla dichiarazione di fallimento e che il Tribunale si dovrebbe pronunciare in tempi rapidi su questa opposizione , ma ci ha anche fatto intendere che visto che la richiesta di fallimento è stata avanzata dalla Procura della Repubblica l’opposizione dell’azienda ha scarse possibilità di essere accolta. Ci ha inoltre comunicato che da quando è stato dichiarato il fallimento diversi clienti hanno receduto dall’appalto e altri lo hanno annunciato, stanno aspettando di vedere come evolve il fallimento.

L’esercizio provvisorio, che scadrà a fine aprile 2019, è stato autorizzato dal Tribunale per poterla collocare sul mercato, cosa che consentirà di mantenere in vita l’azienda e conservare il posto di lavoro ai lavoratori attualmente in forza e concretamente impiegati, con esclusione quindi dei reintegrati. Su questo aspetto non ha ritenuto di fornire alcuna spiegazione di carattere giuridico in ordine alla volontà di non trasferire i lavoratori reintegrati.

Ci sono state manifestazioni di interesse circa e l’acquisto o l’affitto della Consulmarketing S.p.A ma. non ha ritenuto di fornirci i nominativi delle aziende che a suo dire hanno posto come condizione che venga risolto tutto il contenzioso attualmente pendente contro l’azienda. La richiesta che ci è stata avanzata nel corso dell’incontro è di invitare tutti i lavoratori che ancora non lo hanno fatto a conciliare la vertenza, senza però dare nessun tipo di garanzia sul fatto che poi il fallimento sia in grado o meno di saldare gli importi previsti nella conciliazione.

Questa strada ci è sembrata non percorribile e lo abbiamo detto chiaramente al Curatore e agli altri presenti all’incontro. E’ stata ipotizzata una formula di soluzione conciliativa intermedia con la quale i lavoratori si rendono disponibili a conciliare e che entro una data stabilita venga liquidata l’eventuale importo concordato. Tale soluzione permetterebbe di mantenere in vita i rapporti e di non pregiudicare i diritti in caso di incapienza del fallimento. Inoltre, la curatela ha fatto ricorso in Cassazione . ed ha riassunto tutti i giudizi pendenti. Tale decisione determina sicuramente un impoverimento del fallimento e delle somme a disposizione dei lavoratori per effetto delle spese in prededuzione che questi atti determinano.

I legali valuteranno l’opportunità di segnalare formalmente tale circostanza al curatore. Il curatore ha ribadito che nella fase attuale non è in grado di prendere nessun impegno vista l’incertezza di tutta la procedura. Stante la fase di grande incertezza bisogna fare l’insinuazione al passivo presentando nella domanda tempestiva i crediti certi, mentre nella domanda tardiva si devono presentare i conteggi delle differenze paga, rivendicando un rapporto di lavoro subordinato fin dai contratti a progetto, applicando il terzo livello del CCNL terziario a tempo pieno, non bisogna applicare la prescrizione in quanto rapporto non assistito da stabilità. Su tale strategia, tuttavia si ritiene opportuno nuovamente sollecitare un confronto con tutto il coordinamento di tutti i legali al fine di valutare insieme posizioni difformi.


p.la Filcams Cgil Nazionale
Luciana Mastrocola

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