25/3/2022 ore: 11:42

Lavoratori stagionali, gli sportelli dedicati a loro

Quando inizia la stagione si intensifica il lavoro della Filcams, tra campagne informative e punti d’ascolto itineranti

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“Sei uno stagionale? Stai iniziando a lavorare presso bar, ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari? Per conoscere i tuoi diritti vieni a trovarci”. È il messaggio che la Filcams Cgil di La Spezia ha affidato ai volantini diffusi per avvicinare il mondo dei lavoratori stagionali, presenza importante in un territorio a forte vocazione turistica come quello del levante ligure.

La Filcams spezzina punta soprattutto a intercettare i giovani lavoratori, a partire da quelli che si sono già recati negli uffici della categoria per attivare la Naspi. “Vogliamo farli avvicinare alla Camera del Lavoro e fargli sapere che possiamo essere un punto di riferimento, fin dalle loro prime esperienze lavorative” spiega Giorgia Vallone, segretaria generale della Filcams provinciale.

Il nuovo progetto prevede tre giornate di accoglienza, con assemblee dislocate in tre punti chiave del territorio, seguite da un’assemblea online per quanti avranno nel frattempo contattato il sindacato via mail. “Parliamo del contratto del turismo sulla stagionalità, di apprendistati e contratti a chiamata, per fornire gli strumenti necessari al momento della firma e poi, alla fine, per la partita della Naspi”.


Erano gli anni ’80 quando a bordo di un vecchio pulmino Volkswagen la Filcams di Rimini si muoveva sulla costa: risale proprio alla fine di quel decennio l’introduzione della disoccupazione a requisiti ridotti per i lavoratori stagionali, “anche su spinta degli stagionali di Rimini” ricorda Mirco Botteghi, segretario della Filcams riminese. “Abbiamo ripreso con più forza questa esperienza a partire dal 2010, con una spinta particolare nel 2012, quando purtroppo si è passati dalla disoccupazione a requisiti ridotti, che era lo strumento perfetto per gli stagionali del turismo, alla Mini Aspi: abbiamo fatto banchetti in tutti i cinque comuni della costa per informare i lavoratori di questa modifica, che è stata drammatica per i loro redditi”.

La Filcams di Rimini si organizza prenotando spazi sul suolo pubblico, per lo più sul lungomare. “Siamo a disposizione dei lavoratori stagionali 12 mesi l’anno, ma d’estate usciamo dalle sedi, andiamo con tavolino e materiale informativo e in orari diversi da quelli tradizionali, perché come è tristemente noto gli stagionali lavorano 12, 13 ore al giorno e non possiamo permetterci di essere reperibili solamente negli orari di ufficio. Quest’anno, dopo il rallentamento delle ultime stagioni, dovremo rilanciare”. Ai presidi mobili si aggiunge il volantinaggio informativo negli alberghi e alle torrette di salvataggio sulle spiagge. I temi caldi sono la domanda di disoccupazione e i controlli delle tariffe, “ma raccogliamo anche le segnalazioni: se un lavoratore non si vuole esporre direttamente per denunciare una situazione di illegalità sul luogo di lavoro noi ce ne facciamo interpreti all’ispettorato”.


Anche nella costa del cesenate d’estate viene organizzato il banchetto informativo sul lungomare, da agosto fino alla fine della stagione. “Il banchetto che facciamo a Gatteo è un punto fisso – spiega Fausto Sestini, Filcams Cesena – sanno che siamo lì e vengono a trovarci per controllare le buste paga o prendere appuntamento per la Naspi. Sono sempre tanti i contratti in grigio, con perdite per i lavoratori sia in retribuzione sia in contribuzione”. Ma capitano anche casi di inquadramento fatto slittare dal terzo al sesto livello, e capita nei grandi alberghi. Ma anche le piccole strutture, per adattarsi al generale movimento al ribasso finiscono per penalizzare i lavoratori. “Sono gli stessi che poi si lamentano di non riuscire a trovare lavoratori” aggiunge Fausto.

Uno sportello attivo si incontra poi nella zona di Cervia. “Da noi vengono per la maggior parte ragazzi che lavorano in hotel, ristoranti e campeggi” racconta Carmine Torino, Filcams Ravenna. L’attività si intensifica in estate, ma in realtà lo sportello è attivo tutto l’anno, “perché abbiamo anche strutture sempre aperte che assumono personale prima della stagione estiva”.

Anche a Ferrara, città d’arte, la stagione parte prima e gli sportelli cominciano a essere potenziati a partire da marzo. Nella sede cittadina ce n’è uno dedicato esclusivamente ai lavoratori del turismo. A giugno inizia poi la campagna di volantinaggio, per invitare i lavoratori a rivolgersi alla Filcams dal momento della stipula dei contratti, per avere tutte le informazioni e le tutele necessarie, e ad agosto la campagna informativa dedicata alla disoccupazione, spiega Maria Lisa Cavallini, Filcams Ferrara. “A settembre e ottobre apriamo sportelli dedicati anche in altre sedi - Argenta, Cento, Copparo, Codigoro – compiliamo le domande Naspi e facciamo anche una verifica su come è andata la stagione, regolarità dei pagamenti e rispetto del contratto”.


“Lo sportello, all’Elba, viene in giro con me nei posti di lavoro - racconta Andrea Cirica – bar, ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari. Abbiamo organizzato assemblee anche sulla spiaggia”. Ovviamente c’è anche il classico sportello in sede, spiega il funzionario, ma capita spesso che a presentarsi lì siano proprio le lavoratrici e i lavoratori incontrati facendo sindacalismo di strada. 

“Gli stagionali all’Elba sono la maggioranza e sono i lavoratori più vulnerabili e soggetti allo sfruttamento: con il nostro lavoro cerchiamo di scalfire una mentalità che ha radici lontane e di garantire loro contratti dignitosi”.

Anche in Versilia funzionari e delegati Filcams si sparpagliano lungo la passeggiata e nelle spiagge per consegnare i volantini informativi a tutti i bagnini, ai negozi e ai ristoranti, “per fargli sapere che siamo a disposizione per informarli sui loro diritti, tutelarli e poi accoglierli alla scadenza del contratto per rivendicare eventuali differenze nelle buste paga e attivare la Naspi” ci dice Daniela Richetti, Filcams Lucca. Il lavoro sul territorio interessa anche il centro storico del capoluogo toscano, dove i flussi turistici in estate sono più intensi.

Le richieste sono molte. “C’è un’informativa preventiva sempre più corposa, frequenti i casi di lavoro grigio. Ma sempre più persone acquisiscono la consapevolezza di poter rivendicare diritti economici e contributivi senza poi farne le spese”. Anche se negli ultimi due anni si sono registrati dei passi indietro, come se la possibilità di tornare al lavoro dopo le chiusure dettate dalla pandemia comportasse l’accettazione di qualsiasi condizione privativa.

“Il contratto stagionale deve essere pagato correttamente e noi siano qui per fornire il supporto necessario”.


Le campagne sul turismo e il lavoro stagionale sono un appuntamento fisso anche a Massa. “Quando andiamo a distribuire i volantini ormai ci riconoscono, il lavoro che facciamo ha preso una continuità” racconta Antonella Ghilardi, Filcams Massa Carrara. E il lavoro è tanto. “Su dieci contratti nove sono irregolari o nascondono quella fascia di grigio dove finiscono buona parte delle ore lavorate e non dichiarate. Sono tante le cause che facciamo”.

Di fronte alle irregolarità contro le quali la Filcams combatte ad ogni nuova stagione, Antonella pensa alla discussione sulle aziende che non trovano personale nel settore del turismo. “Bisognerebbe farsi un po’ di domande”, dice. Presso i loro e tutti gli altri sportelli che in estate accolgono le lavoratrici e i lavoratori del turismo, parlando con tutti i funzionari e i delegati che da giugno moltiplicano le loro ore per non lasciare soli gli stagionali, lì è possibile trovare delle risposte.