14/12/2021 ore: 13:54

In piazza per affrontare il grande nodo delle disuguaglianze

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“Quello che emerge prevalentemente è il tema della precarietà dei contratti di lavoro: i part time involontari, che hanno trasformato da tempo un’opportunità in una scelta obbligata, i contratti a termine, la somministrazione, la discontinuità e la precarietà che comportano - ha sottolineato Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale Filcams Cgil, intervenendo al convegno “Salari amari” organizzato dalla Fisac Cgil - A tutto questo si aggiunge una piaga che non è stata ancora debellata, il ricorso a lavoro grigio e nero, quella condizione che pone la vita delle persone in una prospettiva fatta di incertezze”.

Questioni che pesano sulle figure più deboli, ha aggiunto la segretaria generale della Filcams, ricordando che era già una patologia prima dell’avvento della pandemia. “A farne le spese sono soprattutto i giovani e le donne, che vivono una condizione di estrema precarietà che si rifletterà poi nelle pensioni che avranno, specchio fedele dell’iter lavorativo”.


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Gabrielli si è soffermata poi sulla filiera del Turismo, considerata asse strategico per il paese, notando che “i finanziamenti e gli investimenti indirizzati al settore, si veda il PNRR, non guardano a una visione di sistema e soprattutto non si pone il tema centrale di quale tipo di lavoro la filiera sviluppa. Bassi salari, flessibilità e contratti di lavoro precari, insieme alle incertezze legate ancora alla pandemia, portano lavoratrici e lavoratori anche a cercare condizioni più dignitose. Gli investimenti devono guardare alla qualità del lavoro, non solo alla quantità”.

La stessa cosa, ha aggiunto Gabrielli, accade negli appalti di servizi. “Tutti quegli addetti che hanno garantito la continuità dei servizi durante la pandemia, si trovano a vivere condizioni lavorative spesso difficili e povere legate alle dinamiche stesse degli appalti, delle esternalizzazioni e delle terziarizzazioni, nel pubblico come nel settore privato”.

“Questi sono i temi che porteremo in piazza nelle manifestazioni per lo sciopero generale del 16 - ha concluso Gabrielli - i punti cruciali per affrontare il grande nodo delle disuguaglianze”.