29/7/2020 ore: 17:53

Margherita Distribuzione, riconosciuta dal tribunale di Torino la condotta antisindacale. Una denuncia presentata anche a Roma.

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Il mancato confronto con Filcams Cgil e Uiltucs sull’andamento della cassa integrazione in corso costa a Margherita Distribuzione una condanna per comportamento antisindacale. I rappresentanti territoriali torinesi delle due organizzazioni sindacali avevano denunciato l’esclusione dal confronto e il Tribunale del capoluogo piemontese si è espresso a loro favore. “Un comportamento, a nostro avviso, chiaro fin dall’inizio – afferma Umberto Radin, segretario generale di Filcams Cgil Torino – tanto che il Giudice non ha ritenuto di dover sentire i testimoni, formulando il proprio giudizio in sole due udienze”. Il punto è che l’azienda, con le procedure di cassa integrazione straordinaria già avviate, ha disatteso quanto previsto dall’articolo 10 dell’accordo nazionale, che prevedeva una serie di incontri con i rappresentanti dei lavoratori per verificare l’andamento del provvedimento. “Filcams Cgil e Uiltucs torinesi non sono mai state convocate e per questo si è deciso di procedere con la denuncia” precisa ancora Radin. Sulla scorta della denuncia presentata a Torino, anche la Filcams Cgil e Uiltucs di Roma hanno deciso di intraprendere la strada giudiziaria, denunciando anche al Tribunale della Capitale il comportamento antisindacale dell’azienda. “Quanto accaduto è gravissimo – dichiarano Alessandra Pelliccia e Giuliana Baldini, segretarie generali di Filcams Cgil e Uiltucs di Roma e Lazio – e la scelta di ricorrere al giudice è stata un atto dovuto, nel rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori”. “È inaccettabile – proseguono le sindacaliste – che le nostre richieste di incontro urgente non abbiano avuto alcun riscontro impedendoci, di fatto, di svolgere la nostra funzione di rappresentanza e tutela. Il rifiuto di incontrare chi rappresenta i lavoratori, in particolare a fronte di reiterate richieste e rispetto ad un tema delicato come la cassa integrazione, oltre ad essere una evidente condotta antisindacale, è davvero una scelta priva di buon senso: perché non si vuole aprire un confronto sui criteri usati per definire il programma di utilizzo dell’ammortizzatore sociale? Perché Margherita Distribuzione non vuole discutere in trasparenza con noi?” La sentenza del Tribunale di Torino fa ben sperare che i giudici di Roma possano esprimersi anche in questo caso con una condanna. “La giustizia farà il suo corso – concludono Pelliccia e Baldini - e Margherita Distribuzione sarà costretta a tornare sui suoi passi: la scelta di interlocuzioni riservate solo ad altri sindacati è sbagliata e illegittima. All’azienda deve essere chiaro: non rinunceremo a tutelare i diritti e gli interessi della maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori di Roma e del Lazio, che hanno scelto di farsi rappresentare dalle nostre organizzazioni”.