4/3/2012 ore: 13:24

4 MARZO, GIORNATA EUROPEA PER LE DOMENICHE LIBERE DAL LAVORO, CAMUSSO A ROMA

Contenuti associati

4 marzo 2012


4 marzo, Giornata Europea per le domeniche libere dal lavoro

Camusso: Siamo in piazza per difendere
la condizione di lavoro dei dipendenti del settore



In occasione del 4 marzo, la Giornata Europea per le domeniche libere dal lavoro promossa dalla European Sunday Alliance - una rete di organizzazioni sindacali, associazioni civili e religiose che puntano le loro attività sul rispetto dei tempi di vita e di lavoro, Susanna Camusso segretario generale della Cgil e Franco Martini, segretario generale della Filcams Cgil hanno partecipato all’iniziativa di Roma.
Davanti al centro commerciale di Cinecittà2 sono stati distribuiti volantini ai consumatori e offerti cornetti e caffè, in cambio della firma della petizione “Liberi dalle Liberalizzazioni”, a sostegno della campagna contro la totale liberalizzazione delle aperture domenicali e festive.
“La Filcams Cgil contesta l’art.31 della manovra Salva Italia che autorizza la totale liberalizzazione delle aperture domenicali e festive nel commercio” ha affermato Franco Martini, “il provvedimento non contribuirà a far aumentare l’occupazione, anzi. Le aperture domenicali sono un costo aggiuntivo che si ripercuoterà su chi già lavora nel settore”.

“Siamo in piazza per difendere la condizione di lavoro dei dipendenti del settore” ha detto Susanna Camusso intervenuta a Roma per salutare le delegate e i delegati presenti al presidio, “questi sono provvedimenti che non tengono conto delle conseguenze che si riversano sui lavoratori.”
Giovani che cercano di inserirsi nel mondo del lavoro, donne, che combattono con le tante difficoltà di conciliazione di vita privata, familiare e lavoro.
Il segretario generale della Cgil, ha sottolineato, però, anche le ripercussioni che le liberalizzazioni degli orari commerciali possono avere sulle città e sulla dimensione sociale .
“Davvero l'unico investimento che si fa è quello di tenere aperti i negozi? Davvero vogliamo una vita improntata sul consumo?”. La spinta verso il continuo sviluppo dei centri commerciali, secondo Camusso, rischia di uccidere la qualità e la sicurezza della vita di quartiere, e colpisci fortemente i piccoli esercenti.
“Chiediamo” prosegue il segretario “una regolamentazione degli orari e delle aperture nel commercio e continueremo a batterci per questo. Vogliamo che il lavoro torni al centro della politica”.