30/9/2022 ore: 17:10

“Italia Europa, ascoltate il lavoro”, l'8 ottobre manifestazione nazionale a Roma

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La CGIL torna in piazza, sabato prossimo 8 ottobre a Roma, con una manifestazione nazionale per chiedere all’Italia e all’Europa di “ascoltare il lavoro”. I partecipanti daranno vita a un corteo che, partendo da Piazza della Repubblica alle 13.30, raggiungerà intorno alle 14.30 Piazza del Popolo, dove sul palco si alterneranno rappresentanti dei sindacati internazionali e del mondo dell’associazionismo. Le conclusioni, alle 17.30, saranno affidate al segretario generale della CGIL, Maurizio Landini.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su Cgil.it e Collettiva.it e rilanciato in condivisione dai canali social di Filcams Cgil Nazionale.

Invitando lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini a partecipare, il segretario generale della Cgil chiede che la politica (e il Governo) si occupino seriamente dei temi legati al mondo del lavoro, ascoltando le istanze delle parti sociali per superare le emergenze economica e sociale del Paese.

È necessario che la politica e il governo rispondano a queste necessità, che si intervenga per dare risposte che la Cgil pone da tempo. La sollecitazione è chiara: si riprendano i temi contenuti nel decalogo che il maggiore sindacato italiano ha redatto e promosso da tempo, anche in occasione delle recenti iniziative di Bari e Bologna con la partecipazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori, per dare risposta tanto alle emergenze quanto alle richieste di prospettiva, per un lavoro sicuro, retribuito il giusto, stabile.  

''Noi chiediamo che i sindacati e le parti sociali siano consultati prima di prendere delle decisioni – ha affermato Landini nei giorni scorsi – sia per la legge di bilancio, sia per la battaglia da fare con l'Europa per superare l'austerità e che definisca nuove regole. Noi su questo ci mobiliteremo il prossimo 8 ottobre, data che avevamo stabilito prima delle elezioni. Il lavoro fa delle proposte all'Italia e all'Europa. E avevamo detto che qualsiasi governo ci sarà, noi ci confronteremo. Il sindacato non cambia idea a secondo del quadro politico che c'è. Noi dobbiamo dare risposte ai lavoratori, giovani e pensionati, cambiando leggi e politiche sbagliate''.

Per il leader di Corso d'Italia "oggi le emergenze che c'erano prima delle elezioni ci sono ancora di più, la gente alla fine del mese non ci arriva, le bollette continuano ad aumentare. Lo stesso documento presentato dal governo in questi giorni indica il prossimo anno un rischio recessione, con una caduta secca della crescita del nostro Paese. Non vogliamo che tutto questo si traduca in un arretramento dei diritti e una ulteriore perdita dei posti di lavoro. Ci vogliono interventi adesso, che affrontino il caro bollette, mettendo un tetto al prezzo del gas e tassando gli extra profitti delle imprese, da ridistribuire ai salari e alle pensioni''.

Con le proprie iniziative la Cgil riparte dal proprio “decalogo” che mette nero su bianco le proposte sulle priorità non più rimandabili: dal salario minimo alla legge sulla rappresentanza, dall'aumento di stipendi e pensioni all'incremento del trattamento per la cassa integrazione.

>>> LEGGI QUI I 10 PUNTI DEL DECALOGO

E intanto continuano a fioccare i dati a conferma di questa necessità di portare la politica ad occuparsi seriamente di lavoro: gli ultimi vengono dal Rapporto trimestrale dell’Istat sull’occupazione che, oltre a certificare ancora una volta il record assoluto dei contratti a tempo determinato, descrive un altro fenomeno, forse ancora più inquietante: e cioè che la durata di un terzo dei suddetti contratti arriva al massimo a 30 giorni. Non solo: un altro 36% lavora da 2 a 6 mesi e solo l’1% supera un anno di attività. Sempre l'Istat ci dice che i contratti fino ad una settimana pari al 23,7% sono aumentati di quasi 4 punti rispetto al 2° trimestre del 2021. Quando un rapporto di lavoro dura così poco, questa condizione come è evidente incrocia tante altre questioni: tenore di vita, sicurezza, futuro previdenziale, e tanto altro.

“La condizione di precarietà caratterizza i rapporti di lavoro dei nostri settori” dice la segretaria generale di Filcams Cgil, Maria Grazia Gabrielli, annunciando la partecipazione massiccia della propria categoria alla manifestazione. “Alla politica e al governo – prosegue Gabrielli– chiediamo di affrontare e dare risposte alle istanze di lavoratrici e lavoratori anche dei settori del terziario, dei servizi e della filiera del turismo per mettere al centro la salute e sicurezza nel lavoro, per contrastare le forme di precariato e sfruttamento, per garantite stabilità, dignità del salario e regole certe anche sulla contrattazione a partire dalla rappresentanza e dal contrasto al dumping contrattuale”.