3/3/2011 ore: 17:26

ACCORDO SEPARATO, CGIL: “GRAVISSIMO E SBAGLIATO ACCORDO SEPARATO DEL TERZIARIO”

Contenuti associati

3 marzo 2011


Accordo separato, CGIL: “Gravissimo e sbagliato accordo separato del Terziario”

“La Segreteria Nazionale della CGIL ritiene “gravissima e sbagliata” la decisione di Confcommercio e di CISL e UIL di arrivare alla firma separata del contratto del Terziario” è quanto si legge in una nota divulgata dalla Cgil.

“Con questa scelta si estende anche a questo settore, che sta vivendo una crisi pesante, la logica degli accordi separati e della divisione dei lavoratori e delle lavoratrici, iniziata con l’accordo quadro interconfederale di febbraio 2009.
Non a caso l’intesa separata del Terziario, ripropone l’utilizzo dell’IPCA per definire gli aumenti salariali, comportando il mancato recupero del potere di acquisto (ancora più accentuato dagli ultimi dati di febbraio sull’inflazione) e le deroghe al contratto nazionale,riportate in una forma tale da svilire , mortificare e snaturare la contrattazione di secondo livello.”

A ciò si aggiungono il recepimento delle politiche del lavoro del ministro Sacconi (arbitrato, clausola compromissoria, certificazioni) caricate sulla bilateralità territoriale costruita unitariamente in questi anni di storia contrattuale comune e per altri scopi; le normative che peggiorano il trattamento di malattia con la scelta di avviare un percorso di fuoriuscita delle aziende dalla gestione INPS.”

Per tutte queste ragioni la Segreteria Nazionale della CGIL condivide la decisione della Segreteria Nazionale FILCAMS di “valorizzare il ruolo della consultazione e del coinvolgimento dei lavoratori e della rappresentanza sindacale unitamente alla proclamazione di 4 ore di sciopero a livello territoriale, come prima risposta all’accordo separato”.

“La Segreteria Nazionale della CGIL” conclude la nota, “invita tutte le strutture confederali territoriali ad apportare il massimo sostegno alle iniziative assunte dalla FILCAMS CGIL Nazionale” perché, come già avvenuto in altre categorie del pubblico e del privato, “sono in discussione valori e temi che riguardano le condizioni di vita, di lavoro, di libertà di tutti i lavoratori e le lavoratrici del nostro paese”.