25/3/2022 ore: 10:48

Al via il tavolo per il rinnovo del Contratto Nazionale della Ristorazione

Misure straordinarie per il settore e contrattazione gli strumenti per affrontare la crisi, salvaguardare l’occupazione e gestire la ripresa

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Si è avviato lo scorso 15 marzo il confronto con Fipe, Angem, Legacoop, Confcooperative e Agci per il rinnovo del “CCNL per i dipendenti da aziende dei settori Pubblici esercizi, Ristorazione collettiva e commerciale e Turismo” scaduto il 31 dicembre 2021.

Alla luce della situazione di forte difficoltà in cui parte rilevante del settore continua a versare anche a causa dei recenti conflitti bellici, abbiamo confermato la necessità di interventi urgenti e specifici a partire dal ripristino del blocco dei licenziamenti, la definizione di ammortizzatori “speciali” e misure di politica attiva realmente fruibili anche per le lavoratrici e i lavoratori della ristorazione; tutelare il lavoro e salvaguardare occupazione e professionalità, come evidenziato a più riprese nel corso della discussione, rappresentano presupposto indispensabile per la ripresa e il rilancio del Turismo. 

Parte della riunione è stata riservata alla illustrazione delle nostre richieste contenute nel “documento per il rinnovo del Contratto Nazionale” inviato alle controparti lo scorso giugno: la contrattazione nazionale, a maggior ragione nell’attuale contesto di estrema incertezza, riveste ruolo essenziale sia sul versante normativo che su quello salariale.

Particolare attenzione è stata posta al tema del rafforzamento del sistema di relazioni sindacali rispetto a priorità riconducibili alla gestione della situazione di crisi come a questioni e problematiche già affrontate nelle precedenti tornate contrattuali e all’oggi ancora di attualità (tutela del lavoro stagionale, politiche di investimento finalizzate alla destagionalizzazione della domanda, digitalizzazione e processi riorganizzativi, contrasto al lavoro nero e irregolare… ).

Diverse le tematiche poste nel documento e sinteticamente riprese nel corso della presentazione: valenza e funzioni della contrattazione integrativa anche in considerazione dell’attuale contesto; rafforzamento delle salvaguardie occupazionali e reddituali nell’ambito della disciplina degli appalti/cambi gestione e delle terziarizzazioni; interventi in materia di mercato del lavoro a partire dall’annosa problematica del part time involontario; tutela delle professionalità in relazione ad adeguati strumenti formativi, di riqualificazione e di acquisizione di nuove competenze; necessità di efficientamento del sistema bilaterale capitalizzando l’attività svolta negli anni della pandemia in tema di sostegno al reddito; definizione di un assetto normativo di prevenzione per i rischi derivanti da “disagio lavorativo”; implementazione di misure per il contrasto a violenze e molestie nei luoghi di lavoro e di tutele per le donne vittime di violenza di genere; incremento salariale volto a preservare ed accrescere il potere di acquisto delle lavoratrici e lavoratori. 

Si è inoltre assunto l’impegno, sulla base di priorità condivise, di predisporre un documento da trasmettere al Governo al fine di avviare un confronto con i diversi Ministeri coinvolti su stato, necessità e prospettive del settore.

Le associazioni datoriali si sono infine riservate, in considerazione della necessità di un approfondimento al loro interno, di definire una proposta rispetto a modalità di programmazione e termini di prosecuzione della trattativa.