Amazon: un’alleanza globale in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori. Il 24 novembre la mobilitazione
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Si è svolto a Manchester, tra le mura storiche del Mechanics' Institute, il Summit Make Amazon Pay, l’alleanza globale che comprende sindacati, società civile, autorità di regolamentazione e parlamentari, uniti da uno scopo comune: “chiedere conto” ad Amazon.
Tre giorni intensi di discussione, approfondimento e confronto tra lavoratrici, lavoratori, attivisti, sindacalisti, politici.
La delegazione italiana è stata tra le più numerose e la Filcams Cgil, che ne è parte fondamentale, ha dato un importante contributo sia con la presenza di delegati, sia con la testimonianza di Giampaolo Meloni, RSU e RLS nel deposito Amazon di Piacenza che, nel suo ruolo di delegato e presidente dell’attuale CAE di Amazon, ha ben rappresentato le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori in Italia ed Europa.
Il dibattito messo in campo è stato articolato e complesso, con tematiche di stretta attualità: dallo sfruttamento del lavoro all'impatto ambientale, dalla tassazione equa al controllo del monopolio, dal controllo dei dati all’impatto dell’IA e delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro.
A fronte di tutte queste sfide l’Alleanza ha composto un'agenda completa con l’obiettivo di far pagare il gigante tecnologico, il cui primo appuntamento sarà tra pochi giorni, uno sciopero globale, il 24 novembre, in occasione del black Friday, una prima fondamentale mobilitazione alla quale aderiranno le lavoratrici e i lavoratori di oltre 30 paesi al mondo.
“Appare sempre più chiaro” ha affermato Roberto Brambilla della Filcams Cgil Nazionale “come davanti a colossi quali Amazon, in grado di piegare anche le scelte politiche dei paesi alle sue esigenze, diventi sempre più necessario ragionare sindacalmente in ottica transnazionale, così da unire battaglie e istanze a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori.