Si è svolto il 21 dicembre 2021 l’incontro Carrefour per proseguire la trattativa a seguito della dichiarazione di esuberi e di dismissione della rete vendita.

A seguito delle ultime proposte di testo inviate dall’azienda, che hanno prodotto un avanzamento rispetto agli incontri precedenti, la Filcams Cgil ha ribadito gli elementi che ancora non risultano accolti o che lo sono solo parzialmente.

I punti indispensabili sono: applicazione dei Contratti Nazionali del terziario sottoscritti da Filcams, Fisascat e Uiltucs in tutta la rete franchising; applicazione del CIA nei punti vendita che vengono ceduti o affittati a terzi; riconoscimento della rappresentanza sindacale in caso di cessione o affitto di punti vendita; riduzione del numero di esuberi; esclusione di ulteriori affidamenti a terzi di attività nella rete diretta e possibilità di avviare processi di internalizzazione; demando territoriale sull’organizzazione del lavoro e sull’utilizzo di tempi determinati e somministrati, sulla base di organici minimi condivisi. E poi ancora, la condivisione sull’utilizzo di trasferte e trasferimenti, appositi tavoli di confronto sulla riorganizzazione delle sedi, il monitoraggio dell’andamento della rete vendita con particolare attenzione agli ipermercati, la proroga del Contratto Integrativo Aziendale.

La delegazione aziendale ha annunciato di voler accogliere le istanze impegnandosi a proporre dei nuovi testi prima del prossimo incontro previsto per il 29 dicembre 2021 e chiedendo che l’eventuale protocollo sul Franchising abbia carattere sperimentale.

Per la Filcams Cgil la verifica dei testi sarà determinante per valutare la reale possibilità di poter raggiungere un accordo, resta pertanto confermato lo stato di agitazione riservandosi di proclamare iniziative di mobilitazione qualora nelle proposte non ci sia riscontro degli impegni verbali annunciati al tavolo.

Per quanto concerne la rete vendita campana, l’incontro apposito che si svolgerà prima del prossimo incontro nazionale sarà determinante a verificare che la frammentazione della rete vendita verso imprenditori locali sia solo una voce infondata, così come ribadito da Carrefour.