28/6/2006 ore: 16:40

CIT: LA RAPPRESENTANZA SINDACALE AZIENDALE DENUNCIA COME INEFFICACE E SQUILIBRATA L'AZIONE DEL COMMISSARIO

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28 giugno 2006

CIT: LA RAPPRESENTANZA SINDACALE AZIENDALE DENUNCIA COME INEFFICACE E SQUILIBRATA L'AZIONE DEL COMMISSARIO


Non ci sta la rappresentanza sindacale aziendale Cgil Cisl Uil di CIT alla diagnosi formulata dal commissario straordinario Ignazio Abrignani sulle cause della crisi del gruppo turistico.

«Le dichiarazioni rilasciate dal commissario – dichiarano i delegati sindacali di CIT – sulle motivazioni della crisi del gruppo ci lasciano perplessi e preoccupati. Dai quotidiani apprendiamo infatti che la crisi dipenderebbe essenzialmente da un rapporto squilibrato tra agenzie, troppe, pare di capire, e il numero dei villaggi. Noi vorremmo sottolineare la superficialità di tale analisi».

I delegati aziendali di CIT ricordano come la magistratura si stia interessando di ben altro che non l'ottimale rapporto industriale delle componenti produttive aziendali, e ricordano come siano iscritti sul registro degli indagati ex amministratori ed ex dirigenti.

Tuttavia, non è delle valutazioni del commissario che i delegati CIT vogliono occuparsi, ma intendono denunciare il rapporto squilibrato che il commissario intrattiene con i rappresentanti dei lavoratori.

«Il commissario – denunciano – ha adottato disparità di trattamento, per quanto riguarda i rapporti e la messa a disposizione degli strumenti aziendali, tra le sigle sindacali confederali e sigle non confederali, privilegiando quest'ultime».

«Il commissariamento – ricordano i rappresentanti sindacali – è il risultato di una lunga battaglia di Cgil Cisl Uil contro la via del fallimento. Ma il commissariamento non ha portato a una nuova gestione delle risorse umane: le figure professionali valide – denunciano – sono rimaste emarginate, e mentre la cassa integrazione è stata attivata, si impiega personale esterno con contratti a progetto e assunzioni a tempo determinato».