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CON IL SITO DEI COLLABORATORI DELLE ONG IL SINDACATO INAUGURA IL VOTO ON-LINE

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4 giugno 2013

Con il sito dei collaboratori delle ONG il sindacato inaugura il voto on-line
Su www.cooperantiong.it i lavoratori delle organizzazioni non governative sparsi per il mondo potranno esprimersi sull’ipotesi di accordo che li riguarda

È ufficialmente online da poche ore www.cooperantiong.it il sito del Coordinamento dei lavoratori delle Organizzazioni non governative iscritti alla Cgil, nato per diffondere e votare l’ipotesi di accordo che li riguarda.
L’intesa, firmata nelle scorse settimane da NIdiL CGIL insieme a Felsa CISL e UilTemp, avvia un percorso di stabilizzazione per tutti quei lavoratori delle ONG i cui contratti a progetto non sono compatibili con i criteri fissati dalla riforma del mercato del lavoro, e garantisce diritti e tutele a tutti i collaboratori che operano nei vari paesi del mondo, a partire dal compenso fino ad arrivare ai riposi e alla previdenza complementare.
Proprio per venire incontro alle esigenze di migliaia di lavoratori sparsi per il mondo (l’accordo interessa oltre 5000 cooperanti in 120 diversi paesi), il Coordinamento dei lavoratori delle Ong ha pensato di creare, con il supporto di NIdiL CGIL, un punto di riferimento on-line dove far incontrare tutti i colleghi, che possono così leggere i contenuti dell’accordo, discuterne sul blog o in assemblee virtuali, e soprattutto votarlo. Sul sito i lavoratori hanno tempo fino alla fine di luglio per esprimere il proprio parere sull’ipotesi di accordo che li riguarda.
A guidare i cooperanti fra le varie sezioni di www.cooperantiong.it sarà Camillo, un delegato virtuale che risponderà direttamente anche a dubbi e domande dei lavoratori, e che diffonderà i contenuti dell’accordo sui social network.
A sostenere il lavoro del Coordinamento dei lavoratori delle Ong sono oltre a NIdiL anche Filcams CGIL, FP CGIL e FLC CGIL, le categorie a cui sono iscritti i lavoratori dipendenti delle varie Ong e alle quali faranno i collaboratori una volta stabilizzati, quando cioè per loro varrà uno dei quattro contratti applicati dalle Ong ai lavoratori dipendenti.