15/6/2006 ore: 16:55

CONTRATTO IMPRESE PULIZIE: IN 30MILA MANIFESTANO A ROMA NEL GIORNO DELLO SCIOPERO GENERALE

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15 giugno 2006

CONTRATTO IMPRESE PULIZIE: IN 30MILA MANIFESTANO A ROMA NEL GIORNO DELLO SCIOPERO GENERALE


Un lungo serpente di uomini e donne, tante donne, giunti a Roma da tutta Italia ha occupato via Cavour e via dei Fori Imperiali per la manifestazione nazionale dei lavoratori delle imprese di pulizie. Il corteo, partito da piazza della Repubblica, ha percorso le vie cittadine con bandiere e cartelli e striscioni colorati per giungere in piazza Madonna di Loreto, presso piazza Venezia.

Gli slogan chiedevano la conclusione di una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro che si trascina senza apprezzabili aperture da più di un anno.

Oggi è sciopero generale per le imprese di pulizie, e le federazioni sindacali Filcams Fisascat Uiltrasporti, convocando una manifestazione nazionale, hanno voluto dimostrare che il mondo delle imprese di pulizie è capace di un atto dimostrativo forte, e i lavoratori delle imprese sono in grado di mobilitarsi e di affrontare ore e ore di viaggio in pullman per portare la loro protesta nella capitale della politica.

In 30mila si sono presentati all'appuntamento, questa mattina alle nove. Un esercito ben al di là delle più ottimistiche previsioni.

Al termine del corteo, Ubaldo Conti segretario nazionale Uiltrasporti e Carmelo Romeo segretario nazionale Filcams hanno ricordato la lunga fase di confronto con le associazioni imprenditoriali, «confronto che finora non ha sortito alcun effetto, in una trattativa dove la controparte ha regolarmente disdetto ciò che aveva affermato la volta precedente».

E ancora, Carmelo Romeo ha accusato le associazioni imprenditoriali, che fanno capo a Confindustria, Lega Coop, Confcooperative, Confapi, Agci di « sostenere solo a parole la necessità di regole certe e poi, nei fatti, così come nel confronto, hanno in realtà proposto minori tutele economiche e misure contrarie alla concorrenza legale, misure che agevolerebbero l'evasione contrattuale e contributiva».

È alla predisposizione di clausole sociali certe che Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, ha richiamato gli imprenditori di questo settore.

«Sono necessarie clausole sociali certe in un settore organizzato sugli appalti perché troppo spesso si concludono con il criterio del grande ribasso», ha detto il segretario Cisl.

Bonanni ha anche ricordato che il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, si è detto disponibile a intervenire «in funzione mediatoria e conciliativa», qualora le parti sociali chiedano di incontrarsi presso il ministero.

«Adesso aspettiamo che le associazioni imprenditoriali comprendano il valore di questa giornata – dice Carmelo Romeo – e facciano un cenno d'intesa. Noi siamo qui, pronti a discutere e altrettanto pronti ad altre forme di lotta, territorio per territorio».

Lo sciopero generale di oggi ha segnato astensioni dal lavoro molto forti. A Roma, i sindacati comunicano una percentuale di astensioni del 100 per cento nei ministeri e del 90 per cento in scuole, trasporti e sanità.

Un'altra giornata di sciopero a disposizione dei territori era stata decisa dalla delegazione trattante di Filcams Fisascat Uiltrasporti. In alcune realtà territoriali queste ulteriori 8 ore di sciopero sono già state effettuate, in altre sono programmate per la fine del mese.