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DAILY IN ITALIA, PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO

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3 luglio 2013


Daily in Italia, preoccupazione per il futuro

C’è molta preoccupazione ed incertezza sul futuro della Daily in Italia.
L’azienda ha circa 300 negozi nel nord del Paese, in particolari nelle regioni orientali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e più di 1000 persone, soprattutto donne, lavorano nei negozi, negli uffici e nel magazzino.
A maggio la Daily, rappresentata da Giancarlo Sachs, ha espresso l’intenzione di chiudere 90 negozi, dopo mesi di difficoltà nei rifornimenti di prodotti nei punti vendita, dichiarando allo stesso tempo di avere un enorme debito con i fornitori (12 milioni di euro). Le trattative con i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno portato il 21 giugno ad un accordo con il Ministero del Lavoro. L’accordo prevede l’avvio di una cosiddetta “cassa integrazione straordinaria”: 94 negozi saranno chiusi ma i lavoratori non saranno licenziati. Tutti i dipendenti della Daily lavoreranno per alcuni giorni a turno nei negozi che rimangono aperti. Le giornate di lavoro verranno pagate dall’azienda, mentre quelle non lavorate saranno coperte dalla Stato per circa l’80% della normale retribuzione. Questo accordo dura 12 mesi. Si tratta di una soluzione intesa come “paracadute” temporaneo per scongiurare un licenziamento collettivo.
Tuttavia, il prossimo incontro in programma il 19 luglio è stato anticipato all’8 su richiesta dell’azienda ai sindacati. La situazione sembra peggiorare rapidamente. L’azienda non ha ancora presentato ai sindacati un piano serio e sostenibile per uscire da questa difficile crisi. Inoltre, non circolano nomi ufficiali di possibili investitori interessati ad acquistare l’intera azienda o parti di essa.