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DARE UN PASTO DI QUALITA' AI SETTE MILIONI DI ITALIANI CHE OGNI GIORNO MANGIANO NELLE MENSE

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13 luglio 2005

DARE UN PASTO DI QUALITA' AI SETTE MILIONI DI ITALIANI CHE OGNI GIORNO MANGIANO NELLE MENSE
Presentate le "Linee guida" per dare in appalto servizi garantiti nel campo della ristorazione collettiva

Sono stati i primi, i partner sociali italiani Filcams Fisascat Uiltucs e Fipe-Angem, a tradurre, adattare e presentare alla stampa e agli operatori pubblici e privati le "Linee guida alla scelta dell'offerta economicamente più vantaggiosa", un testo pensato a livello europeo, nell'ambito del dialogo sociale, per aiutare chi deve affidare in appalto il servizio di mensa, chi lo deve gestire, chi deve salvaguardare buone condizioni di lavoro per i dipendenti.

In Italia sono sette milioni le persone che ogni giorno mangiano in mense aziendali, scolastiche, ospedaliere e di altre strutture di ricovero, militari. In termini economici, la ristorazione collettiva produce un volume d'affari di 6 miliardi di euro l'anno. Gli addetti sono circa 40mila, dei quali più del 60% alle dipendenze di una decina di grandi aziende.

«Uno scenario così articolato e composito richiederebbe una maggiore attenzione sociale – ha detto il presidente di Angem-Fipe, Ilario Perotto, nel presentare la Guida – e la presenza di normative precise in grado di regolare il settore e tutelare la sicurezza dei consumatori».

«La mensa, spesso, è per i committenti un servizio sociale – ha proseguito Perotto – qualcosa che si è obbligati a fornire e per il quale spendere il meno possibile. Ma dall'altra, c'è stata un'evoluzione della domanda da parte del consumatore che chiede, invece, sempre più qualità».

Per il presidente Angem «la ricerca del prezzo più basso possibile va a scapito della qualità del servizio, la qualità non viene presa in considerazione dagli enti appaltanti, ne deriva una guerra dei prezzi che discredita tutto il settore».

È qui che entra in gioco «la necessità di rimettere ordine e porre dei paletti per fare in modo che le aziende possano fornire un servizio di qualità».

Dopo due anni di lavoro a Bruxelles, si è giunti alla redazione delle "Linee guida per l'offerta economicamente più vantaggiosa", in materia, documento ufficiale della Commissione europea.

«Si tratta – dice Carmelo Caravella, segretario nazionale Filcams e responsabile del settore – di uno strumento pratico che accompagna chi deve decidere, sia esso pubblico o privato, a ogni tappa della messa in concorrenza dei prestatori di servizi: redazione di una lista dei carichi, elaborazione di un capitolato d'oneri, elaborazione di un quadro di risposta identico per tutti i concorrenti ad una gara che permetta di rendere tutte le offerte immediatamente confrontabili, definizione dei criteri di esclusione, di selezione e di attribuzione del mercato, e infine scelta dell'offerta economicamente più vantaggiosa».

Le "Linee guida" hanno una specifica italiana, poiché Filcams Fisascat Uiltucs e Fipe-Angem hanno firmato un protocollo aggiuntivo sugli appalti, una sorta di vademecum delle condizioni specifiche italiane, legislative e contrattuali.

Carmelo Caravella nota come puntare sulla qualità implichi sviluppare una concorrenza leale tra le offerte che le aziende sono in grado di fornire, e come questo richiami la necessità di normative adatte e rispettose per i dipendenti.

«Ora bisognerà lavorare per applicare, dandogli valore di normativa, questo testo europeo che è di fatto un'allargamento delle normative sociali, un percorso e dei contenuti esattamente contrari alla "logica Bolkestein"».