6/7/2020 ore: 17:49

Decreto Semplificazioni: NO a colpi di mano e interventi derogatori. Il Codice degli Appalti va migliorato, servono regole e controlli

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“La bozza di decreto in discussione tra le forze di Governo rischia di essere dannosa e un passo indietro sul terreno della legalità e della trasparenza” così la Filcams Cgil Nazionale prende posizione sulla bozza di testo del DL Semplificazioni che sarà emanato nei prossimi giorni dal Governo. “L’intervento che si sta realizzando, attraverso la messa in discussione del DURC, favorisce l’illegalità, così come la totale liberalizzazione del subappalto, soprattutto negli appalti di servizi, vedrà gravi conseguenze sulle condizioni e sui diritti delle lavoratrici e lavoratori e sulla qualità dei servizi erogati. "Anche per il sindacato servono interventi normativi che favoriscano l’innovazione e la semplificazione, ma devono avere il segno della legalità e della trasparenza.“Quello di cui abbiamo bisogno è di maggiore qualità, di una competizione sana nel mercato, di attività di controllo, di maggiore digitalizzazione dei processi, di norme che realizzino un lavoro dignitoso e in sicurezza.” Numerose sono le modifiche presenti nella bozza di decreto che non vanno nella direzione necessaria a dare rigore e chiarezza al settore degli appalti di lavori, forniture e servizi. Dalla modifica delle norme sul DURC, agli affidamenti senza gara, alla proliferazione dei Commissari, alla liberalizzazione del subappalto, dopo che già il Decreto Scuola aveva allargato l’utilizzo dell’offerta al massimo ribasso. Per la Filcams, ancora di più negli appalti pubblici di servizi, quello che serve è il potenziamento delle norme del Codice degli Appalti. Servono interventi volti a · ridurre e qualificare le stazioni appaltanti, · introdurre norme che riducano i contenziosi, · realizzare affidamenti con una reale offerta economicamente più vantaggiosa · estendere e rendere cogenti le clausole sociali · garantire l’applicazione dei corretti Contratti Nazionali · introdurre norme per la costruzione dei bandi che evitino tagli e affidamenti che scaricano sul lavoro e sulla qualità dei servizi erogati gli effetti negativi “Questi sono gli interventi necessari che possono essere ripresi per semplificare e su queste basi può e deve ripartire il Paese”.