23/7/2015 ore: 15:00

Ericsson: nessun accordo, l'azienda vuole licenziare

Nulla di fatto oggi presso il Ministero del Lavoro, dove era convocato un nuovo incontro (l'ultimo) per l'esame congiunto relativo alla procedura di licenziamento collettivo avviata da Ericsson. Le organizzazioni sindacali hanno proposto fino alla fine misure alternative, che l'azienda non ha inteso minimamente prendere in considerazione, nonostante le rassicurazioni dei tecnici del Ministero sulla fattibilità di un'operazione non traumatica, che prevedesse l'uso congiunto di mobilità volontaria e ammortizzatori sociali. Al termine della discussione, si è dovuto sottoscrivere un verbale di mancato accordo, dove l'azienda si impegna comunque ad attendere il 30 settembre per valutare il numero complessivo dei volontari e il Ministero assume l'impegno di riconvocare le parti per effettuare una verifica entro la prima decade di ottobre. "Siamo ancora di fronte a una una impresa multinazionale che impone con arroganza i propri piani di taglio dell'occupazione senza porsi il problema di un dialogo costruttivo con le Parti Sociali" dichiara Giuliana Mesina, della Segreteria Filcams CGIL. "I lavoratori, giustamente, hanno scioperato e hanno rigettato la proposta aziendale, che proponeva un accordo con libertà di licenziamento" prosegue la Filcams "ma la situazione più generale resta problematica, con l'assenza di politiche industriali e di una posizione del Governo che impedisca che il nostro Paese e i nostri lavoratori siano terreno di scorribande da parte delle multinazionali".