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ESSELUNGA: IL TRIBUNALE DI MILANO ORDINA IL REINTEGRO DI UN LAVORATORE LICENZIATO PER INIDONEITÀ ALLA MANSIONE SPECIFICA

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25 gennaio 2012

Esselunga: il tribunale di Milano ordina il reintegro di un lavoratore licenziato per inidoneità alla mansione specifica


Lo scorso 24 gennaio, il Tribunale di Milano, ha deciso il reintegro di un lavoratore licenziato lo scorso 19 maggio da Esselunga in quanto ritenuto dal medico competente aziendale inidoneo alla mansione svolta.

“Tra aprile e maggio del 2011” racconta la Filcams Cgil di Milano “Esselunga licenziò 6 lavoratori in Lombardia giudicandoli inidonei permanentemente alla mansione. Tali licenziamenti furono effettuati senza consentire ai lavoratori di ricorrere alla ASL di competenza come previsto dalla Legge (art 41 comma 9 Dlgvo 81/08). Inoltre l’azienda procedette al licenziamento dei 6 lavoratori senza neppure ricercare un’altra collocazione lavorativa all’interno delle numerose attività presenti nelle sue filiali.”

A seguito di tali comportamenti Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL organizzarono una immediata protesta e assicurarono ai licenziati il proprio supporto legale. Esselunga rispose sospendendo le relazioni con le organizzazioni sindacali, ma dal giugno scorso, data la protesta dei sindacati, Esselunga non ha più proceduto a licenziamenti per inidoneità lavorativa almeno in Lombardia.

“Al di là del provvedimento del Tribunale, rispetto al quale esprimiamo la nostra soddisfazione” afferma la Filcams Cgil “come organizzazione sindacale siamo interessati a stabilire con Esselunga rapporti sindacali corretti che partano dal riconoscimento del ruolo delle parti sociali.”

In particolare la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e il rispetto delle normative in materia sono interesse comune delle Aziende e delle Organizzazioni Sindacali, per questo un confronto finalizzato alla riduzione degli infortuni e ad evitare l’insorgere di malattie professionali sarebbe più che opportuno.

“Ci auguriamo” conclude il sindacato “che quest’ultimo episodio possa chiudere una fase di immotivata ostilità di Esselunga nei confronti del sindacato e possa aprire una fase nuova.”