27/5/2011 ore: 8:32

FIOM E FILCAMS NON FIRMANO L'ACCORDO AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI PER IL PASSAGGIO DEGLI EX LSU IN ALES SPA

Contenuti associati

27 maggio 2011


Fiom e Filcams non firmano l'accordo al ministero dei beni culturali per il passaggio degli ex Lsu in Ales spa

Con una dichiarazione a verbale la Fiom e la Filcams nazionali motivano la propria non adesione al verbale di accordo sindacale sottoscritto il 25 maggio scorso al Ministero dei beni culturali dalle altre sigle sindacali delle due categorie relativo al passaggio in Ales Spa dei lavoratori ex Lsu attualmente dipendenti dalle società Sma – Plans Consulting – Mirabilia e Cofely.

Pur confermando la propria condivisione per il passaggio in Ales dei lavoratori, e perché esso avvenga per l'intero bacino degli interessati e nei tempi più rapidi, Fiom e Filcams denunciano la mancanza delle garanzie di quadro contrattuali e normative entro cui avverrà tale passaggio.

“Il verbale di accordo” spiegano le due sigle sindacali “non contiene la garanzia che i lavoratori siano assunti con contratto a tempo indeterminato e con la salvaguardia dei livelli retributivi e dell'anzianità pregressa. Il Ministero ha negato un proprio impegno in tal senso rinviando invece tutta la materia esclusivamente alla successiva negoziazione tra i sindacati e la società Ales Spa.”

Fiom e Filcams ritengono grave e inaccettabile che il Ministero dei beni culturali abbia abdicato ad una sua precisa responsabilità d'indirizzo, trattandosi di assunzione di lavoratori in una società in House (totalmente controllata) e che opererà in regime di affidamento diretto per attività precedentemente messe a bando ed aggiudicate regolarmente con una procedura di gara europea.
“È quindi responsabilità primaria del Ministero” afferma Fiom e Filcams “definire e garantire il quadro normativo entro cui la Ales dovrà operare nella gestione del personale. Non impegnandosi, in tal senso, il Ministero dei beni culturali non ha assolto ad un suo preciso obbligo nei confronti dei lavoratori, rendendone più precarie e incerte le condizioni di passaggio.”

Fiom e Filcams ribadiscono il proprio impegno a realizzare in tutte le successive sedi di confronto e negoziato gli obiettivi su indicati e si riservano di valutare insieme ai lavoratori tutte le necessarie azioni future.