20/2/2013 ore: 15:56

IFOA, NIDIL E FILCAMS CGIL, FIRMATO UN ACCORDO IMPORTANTE

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20 febbraio 2013

IFOA, NIdiL e Filcams Cgil, firmato un accordo importante

È stato firmato il 18 febbraio scorso a Reggio Emilia l’accordo per la riorganizzazione delle attività e la verifica dei rapporti di lavoro dei collaboratori a progetto di IFOA (Istituto Formazione Operatori Aziendali); azienda che opera in più regioni italiane - con le principali sedi a Milano, Bari, Padova, Firenze, Bologna e Modena – con una struttura di 83 dipendenti e 74 lavoratori con rapporto di collaborazione a progetto.
Asse centrale dell’intesa un accordo di solidarietà espansiva (previsto dall’art. 2 della legge 863/1984) che, a seguito di una riduzione dell’orario di lavoro del personale già dipendente, dà luogo a un contributo per la contestuale assunzione di nuovi lavoratori.

"Sebbene in un contesto di difficoltà per la riduzione dei finanziamenti pubblici destinati alla formazione e per la crisi economica che colpisce le aziende, l’accordo sottoscritto con IFOA – affermano i sindacati - al momento unico nel suo genere in Italia, trasforma buona parte delle collaborazioni in lavoro dipendente, sia attraverso la stabilizzazione a tempo indeterminato del personale (29 unità) con funzioni strutturali, sia attraverso l’uso della somministrazione (20 unità), con l’inserimento dei lavoratori in un bacino di prelazione triennale che garantisca la continuità occupazionale e la precedenza in caso di nuove assunzioni".

Ulteriore elemento di garanzia per i parasubordinati: quelli che svolgono il proprio lavoro con modalità autonome, in regime di pluricommittenza o in attività diverse da quelle svolte dai lavoratori dipendenti di IFOA, saranno oggetto di uno specifico protocollo che disciplini le varie tipologie (collaborazioni, partite Iva, occasionali, ecc.) sia in relazione a quanto disposto dalla recente riforma del mercato del lavoro, sia per quanto attiene le condizioni economiche.

L’accordo, concludono NIdiL e Filcams Cgil "è la dimostrazione di come la solidarietà fra padri e figli, quando non usata strumentalmente solo per ridurre i diritti di tutti, può essere una realtà nei posti di lavoro in presenza di norme e strumenti idonei. L’utilizzo della solidarietà espansiva - spiegano - è uno di quegli strumenti, soprattutto per favorire la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precario, e per il quale occorrerebbe l’aggiornamento da parte del legislatore".