23/11/2018 ore: 11:03

Ikea la deve smettere di dare i numeri! Neanche questa volta la multinazionale svedese si smentisce

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Stando ai primi ed approssimativi aggiornamenti diffusi dagli organi di informazione, in considerazione dell’ennesima riorganizzazione aziendale, rispetto alla quale, “naturalmente”, non è stato previsto da parte dell’impresa alcun coinvolgimento del sindacato, in Ikea si determinerebbe, a livello mondiale, un esubero pari a 7500 lavoratori. L’esubero prospettato, sempre secondo quanto dichiarato con disarmante leggerezza da Ikea, sarebbe però prontamente compensato dalla creazione di 11500 posti di lavoro, attraverso una non meglio precisata digitalizzazione dei servizi. “Parole in libertà, verrebbe da dire”, dichiara Fabrizio Russo, della Filcams Cgil Nazionale, “se non fosse che conoscendola ormai fin troppo bene quest’azienda, dietro ai numeri confusamente annunciati, si prefigura un’ulteriore fase di forte sofferenza e di grave disagio per i più di 6000 dipendenti in forza presso i 21 punti di vendita presenti sul territorio nazionale.” “Lavoratrici e lavoratori che ormai da anni, anche in Italia, a causa di riorganizzazioni continue”, prosegue Russo, “subiscono licenziamenti o sono indotti alle dimissioni, vengono pesantemente demansionati, sono oppressi da turni di lavoro inaccettabili o costretti a trasferimenti insostenibili.” “Dopo anni di totale assenza di relazioni sindacali e di comportamenti irresponsabili da parte di Ikea, la situazione pare ormai essere irrecuperabile”, conclude il segretario della Filcams Nazionale, “e nei prossimi giorni, di conseguenza, sarà inevitabile l’assunzione di una presa di posizione forte, a contrasto della condotta aziendale, senz’altro da definire con le rappresentanze sindacali dei punti di vendita”.