25/9/2023 ore: 18:36

Il futuro del turismo, a Rimini una tavola rotonda tra sindacato, imprese e istituzioni

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Si è parlato di futuro del turismo domenica a Rimini, in occasione della "Festa del lavoratore stagionale", iniziativa regionale collegata alla campagna Filcams Cgil "Mettiamo il Turismo SottoSopra", che sta attraversando il paese da giugno per informare correttamente lavoratrici e lavoratori sui loro diritti e aprire un confronto con parti datoriali e istituzioni.

Alla tavola rotonda - che ha affrontato i temi caldi del lavoro nel turismo, a partire dal mancato rinnovo dei contratti nazionali - hanno preso parte, oltre alla rappresentanza sindacale territoriale e nazionale, esponenti di Confcommercio, Federconsumatori e dell'Ispettorato territoriale del lavoro.


Monja Caiolo, segretaria nazionale Filcams Cgil, a proposito delle basse retribuzioni nel turismo, ha precisato che questo dipende sicuramente dal mancato rinnovo dei contratti nazionali, scaduti tra il 2018 ed il 2021, con retribuzioni quindi, ben lontane dagli effetti inflazionistici registrati, tanto da avere determinato la perdita del potere d’acquisto, ma  dipende molto anche da un’organizzazione del lavoro ormai insostenibile: l'alta percentuale di part-time involontari nel settore, e l'inquadramento ai livelli più bassi, che interessa l'80% dei lavoratori e una flessibilità esasperata. In questo quadro, il riconoscimento di un salario minimo orario, inteso come una soglia di partenza per le future contrattazioni, sotto la quale non è possibile scendere, può essere certamente di aiuto, ma deve essere accompagnata dal ripristino della legalità, e il superamento quindi di forme di lavoro sommerso, e da una organizzazione del lavoro rispettosa della conciliazione dei tempi di vita e lavoro. In merito all'annosa questione della carenza di personale, la segretaria ha spiegato che i giovani non hanno più voglia di essere sfruttati: le persone non intendono più lavorare senza diritti e senza vedere rispettati i tempi di vita e lavoro. Insomma, a mancare è un'occupazione di qualità, non si può pensare che quello stagionale sia solo un lavoro provvisorio, precario, con meno dignità degli altri. Allargando lo sguardo alle prospettive generali della filiera, Caiolo ha invitato a considerare il turismo un'industria, che come tale ha bisogno di investimenti e progettazione.


Massimiliano Chieppa, ITL Rimini, ha ricordato come il sistema degli appalti e delle esternalizzazioni abbia contribuito alla riduzione delle retribuzioni nel settore turistico. Importante per ridurne la proliferazione è stato il presidio del territorio: l'ITL ha una funzione strategica.

Gianni Indino, Fipe Confcommercio Emilia Romagna, ha fatto un bilancio delle presenze nella costa, che ha registrato meno turisti italiani e più stranieri e dopo un avvio di stagione negativo ha avuto una buona ripresa. Se si vuole trovare personale secondo Indino è necessario intervenire con misure specifiche e strutturali a favore dei lavoratori stagionali, a partire da una congrua copertura dei mesi di fermo.

Graziano Urbinati, Federconsumatori Rimini, ha sottolineato come il contesto sociale nazionale, con un'inflazione media dell'8%, non possa che influire negativamente nei numeri del turismo di massa, che raccoglie le fasce più deboli della popolazione. Per non disperdere il turismo italiano che non guarda al lusso, quindi, è necessario intervenire per arginare lo scivolamento verso la povertà delle classi medie. Il loro impoverimento, impoverisce anche un territorio come quello di Rimini, maggiormente vocato ad un turismo di fascia media, mettendo in forte discussione i risultati sinora raggiunti.


Isabella Pavolucci, segretaria generale della Cgil di Rimini, ha notato come il mismatch nel mercato del lavoro sia ben precedente al reddito di cittadinanza: non sono certo gli strumenti adoperati a contrasto della povertà ad allontanare i lavoratori da alcune tipologie di impieghi, quello che è cambiato è il modo in cui è considerato il lavoro nella vita delle persone. Il reddito di cittadinanza andava piuttosto potenziato, in termini di politiche attive: in questo modo, oggi, risposte alla povertà non ce ne sono. Ciò che allontana i lavoratori, semmai, ha proseguito, sono iniziative che alimentano la precarietà, come la reintroduzione dei voucher, contro i quali la Cgil torna a battersi, anche in occasione della manifestazione del prossimo 7 ottobre.

La "Festa del lavoratore stagionale" diventerà un appuntamento fisso, un'occasione per fare il punto ogni anno, a fine stagione, sull'andamento del turismo in Riviera e sulle condizioni di lavoro nella filiera locale.

Il confronto tra sindacato, imprese e istituzioni è essenziale nella ricerca di soluzioni per arrivare a una progressiva destagionalizzazione del turismo, lavorando sinergicamente a un progetto comune che metta in campo tutte le risorse del territorio - paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche - per creare un'offerta turistica che non abbia limitazioni temporali e a un lavoro di qualità, stabile e dignitoso.