Ci sono luoghi di lavoro che parrebbero lontani dai rischi e dalle insidie che è più facile incontrare in un'azienda metalmeccanica o in un'impresa edile ma che, come la cronaca recente insegna, non sono esenti da quelle falle nella sicurezza che possono mettere a repentaglio la vita di lavoratrici e lavoratori.

È successo a un dipendente del supermercato Carrefour Le Porte, di Moncalieri, che lunedì scorso durante le operazioni di carico e scarico merci, nel magazzino del punto vendita, è stato schiacciato dalla ribalta del camion contro il muro dell'edificio: lesioni alla testa, intervento chirurgico nella notte e prognosi di 60 giorni.
"Quello che ci chiediamo, innanzitutto, è come sia possibile che manovre di questo genere siano eseguite da un solo addetto, senza altre presenze e senza alcuna sorveglianza" dice Umberto Radin, segretario generale Filcams Torino.

Non ci sono testimoni e la dinamica dell'incidente non è chiara, saranno quindi le indagini a fare luce su quanto avvenuto"ma certo non si può sostenere, come vorrebbe la vulgata, che possa essersi trattato di una distrazione da parte del lavoratore", aggiunge il segretario.

L'azienda non ha comunicato l'accaduto e la notizia è arrivata soltanto il giorno dopo grazie al passa parola dei compagni di lavoro: è stato organizzato immediatamente un presidio per la mattina seguente, il 21 settembre.

"Chiederemo che per tutto il gruppo Carrefour sia effettuata una verifica a partire dai DVR, i Documenti di Valutazione dei Rischi, per chiarire quali sono le disposizioni aziendali, almeno per quanto riguarda i magazzini - spiega Radin - e ci impegneremo a mantenere alta l'attenzione su questo tema perché, come gli eventi dimostrano, i nostri posti di lavoro non sono più sicuri di altri". Il primo passo sarà chiedere di organizzare incontri in tutti i punti vendita dell'azienda, per affrontare e approfondire il tema della sicurezza.

"Quello che è appena accaduto nel settore del commercio - conclude il segretario generale della Filcams torinese - è la dimostrazione di quanto sia necessaria, come indicato dalla Cgil, una mobilitazione generale sui temi fondanti della salute e della sicurezza dei lavoratori".