24/6/2023 ore: 14:56

Insieme per la Costituzione, alla manifestazione per un nuovo sistema sanitario interviene delegata Filcams

Contenuti associati

Nezha Jaline addetta alle Pulizie in Markas presso l'Ospedale di Reggio Emilia e delegata sindacale è intervenuta oggi a Roma durante la manifestazione per un nuovo sistema sanitario, pubblico e inclusivo
'Sono una lavoratrice e delegata sindacale FILCAMS di Reggio Emilia che opera nel settore delle pulizie in Markas, presso l’ospedale in provincia di Reggio Emilia.
La Sanità in questi ultimi anni è stata al centro dell’attenzione a causa della situazione emergenziale pandemica che abbiamo vissuto, in cui il nostro volto era coperto da mascherine e varie protezioni che però pian piano stanno scomparendo.
Eppure, nonostante ciò, noi Donne delle pulizie eravamo in prima linea – così come il personale medico e infermieristico e i lavoratori delle mense e della vigilanza - sempre presenti, giorno e notte, anche quando si moriva di Covid.
Oggi siamo in Piazza a Roma per dire che non siamo d’accordo con questa politica indifferente alle problematiche della cittadinanza, proiettandoci in un futuro di Sanità privata che aumenta le differenze sociali.
Ci saranno coloro che se la potranno permettere e chi, invece, non avrà la possibilità economica per potersi pagare le cure come ad esempio lavoratori e lavoratrici con basso salario oppure pensionati, che si troveranno costretti a rivolgersi ad una Sanità pubblica differenziata da Regione a Regione, aumentando così le differenze già oggi esistenti, piuttosto che rendere la Sanità accessibile attraverso l’implementazione e il finanziamento di un servizio garantito dalla costituzione italiana ed uguale per tutti.
Questo Governo mira ad aumentare le differenze sociali partendo dall’istruzione dei giovani, costruendo un percorso basato sul merito mentre invece sappiamo che il merito senza uguali condizioni di partenza – economiche e culturali – è discriminatorio. 
Io sono nata in Marocco, sono venuta in Italia per crearmi un futuro, ho sempre fatto il mio lavoro spesso alzandomi anche alle 4 del mattino per andare in ospedale a fare il mio dovere e mantenere il luogo sanitario pulito e dignitoso, ma ad oggi mi sento attaccata perché sono Straniera e il messaggio che sento quotidianamente dall’informazione giornalistica è che gli stranieri sono solo un problema, eppure io tutti i mesi pago le tasse per avere anche dei servizi come ad esempio la Sanità pubblica, l’istruzione per i miei figli e il diritto ad avere un lavoro dignitoso.
Io ho subito un cambio appalto 2 anni fa e con le regole del nuovo Codice degli Appalti che stanno per essere introdotte, c’è il rischio di perdere molto di più di quello che ci è stato garantito ossia il posto di lavoro e la retribuzione uguale.
I cambi appalti saranno peggiorativi e non possiamo permettere che questo accada. Anzi dobbiamo chiedere, come stiamo già facendo, che il Nuovo Codice degli appalti mantenga gli stessi diritti acquisiti sia normativi sia economici, senza dover rischiare che tra qualche mese o qualche anno a ridosso delle scadenze degli appalti, arrivi un’azienda che applichi un contratto “pirata”, vale a dire non firmato dalle sigle sindacali più rappresentative come la CGIL con la conseguenza di salari nettamente più bassi e anche meno diritti. 
La responsabilità è tutta in mano al governo attuale e deve ascoltarci, perché siamo in piazza oggi a chiedere solo giustizia sociale, che non faccia differenze e che non divida ulteriormente il paese Italia. Oggi chiediamo solo ciò che è giusto e che il Governo ci ascolti.
Viva la Filcams, Viva la Cgil, Viva l'Italia.'

Gallerie fotografiche