22/4/2018 ore: 22:13

La condotta irresponsabile e l’arroganza di Auchan vanno contrastate

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Necessario avviare confronto a livello nazionale con il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico. Inevitabile la proclamazione dello stato di agitazione e l’avvio della mobilitazione per l’intera rete di vendita. Era intenzione della Filcams portare oggi un segno di vicinanza e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori Auchan riuniti all’interno dell’ipermercato di Napoli Argine, la cui chiusura, insieme a quella del punto di vendita di Catania La Rena, mette a repentaglio il posto di lavoro e la vita di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie. Ci è stato impedito. Soltanto il tempestivo intervento della Digos ha consentito che tale sostegno potesse quantomeno essere espresso ai dipendenti attraverso un breve incontro con una delegazione di lavoratori in un’area adiacente (un parcheggio!) alla struttura. “L’ennesimo atto ingiustificabile da parte di Auchan”, dichiara Fabrizio Russo della Filcams Cgil Nazionale, “che conferma, anche in una situazione grave come la chiusura dei due ipermercati in Sicilia ed in Campania e le drammatiche ripercussioni occupazionali, un’arroganza inaccettabile.” “Non si discute soltanto della chiusura di due punti di vendita”, continua Russo, “sono l’assenza di un piano e di strategie commerciali in termini più complessivi e la determinazione ormai conclamata di disinvestire nelle aree del mezzogiorno a destare la massima preoccupazione e a rendere inammissibile la condotta aziendale.” Per il segretario nazionale della Filcams, “nella gestione di una situazione cosi complessa, i lavoratori dei due punti vendita e i territori coinvolti non possono essere lasciati soli; la vertenza Auchan deve essere affrontata a livello nazionale, anche con il coinvolgimento delle istituzioni preposte, a partire dal Ministero dello Sviluppo Economico.” “Ad ogni modo è inevitabile, per la gravità che ha ormai ha assunto la vertenza”, conclude Russo, “che nelle prossime ore si proceda con la proclamazione dello stato di agitazione a livello nazionale e la previsione di una mobilitazione e di iniziative di lotta che coinvolgano l’intera rete di vendita”.