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PUGLIA: LA FILCAMS-CGIL CONTRO TATÒ PARIDE PER CONDOTTA ANTISINDACALE

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27 luglio 2012


Puglia: la Filcams-Cgil contro Tatò Paride per condotta antisindacale


“Quotidianamente le piccole e medie imprese del commercio che si insediano nel territorio pugliese e si sviluppano fino a raggiungere soglie imponenti di fatturato e personale occupato, pensano di poter “spadroneggiare” sulla vita dei propri dipendenti, depauperandoli di ogni diritto e soprattutto della propria dignità.
Questo è quello che accade all’interno dell’azienda Tatò Paride, nella divisione supermercati a marchio Sidis. Diritti contrattuali negati, nessun rispetto dell’orario di lavoro, contratti e retribuzioni differenti in ogni singolo punto vendita. Tutto ciò in un’azienda che occupa oltre 1900 lavoratrici e lavoratori in Puglia, un fatturato dichiarato nel 2010 di 500 milioni di euro e l’assegnazione di un premio, nel corso dell’ultima edizione dello Smau Business in Puglia, per meriti legati allo sviluppo ed alla capacità di innovazione tecnologica. Peccato che tali risultati, evidentemente, siano stati raggiunti sulla pelle di chi ogni giorno in quest’azienda presta la propria fatica senza ricevere quanto gli spetterebbe di diritto.” È quanto afferma in una nota la Filcams Cgil Puglia. che ha deciso di procedere con l’accusa di condotta antisindacale nei confronti dell’azienda.
“La decisione” prosegue Mary Monocchio Segretaria regionale “è scaturita dai numerosi comportamenti volti a peggiorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Oltre al rifiuto di riprendere al trattativa per la definizione del contratto integrativo, l’azienda continua a non voler applicare il normale orario di lavoro previsto dal contratto, e a contrastare le proteste dei lavoratori attraverso continue vessazioni, lettere di contestazione con sanzioni disciplinari, e provvedimenti di trasferimento presso sedi diverse da quelle dove hanno sempre svolto le proprie mansioni.

A fronte di tanto abuso, la Filcams Cgil ha deciso di procedere con l’accusa di condotta antisindacale, provvedendo già a depositare presso il tribunale la denuncia ex art. 28.
“Questo” conclude la Filcams Cgil Puglia “al momento appare essere l’unico strumento con il quale è possibile interloquire con un’azienda che si sente tanto potente da vantare il diritto di calpestare, anziché premiare, le persone che le hanno consentito di raggiungere i risultati per i quali viene istituzionalmente lodata.”