20/3/2008 ore: 13:33

SCIOPERO VENERDI 21 MARZO 2008 PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEL TERZIARIO, DISTRIBUZIONE E SERVIZI

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20 marzo 2008

SCIOPERO VENERDI 21 MARZO 2008 PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEL TERZIARIO, DISTRIBUZIONE E SERVIZI


Le trattative con Confcommercio sono state sospese perché gli incontri effettuati non hanno prodotto risultati positivi. Le distanze sono notevoli sia sul salario che sulle parti normative.

La riduzione delle precarietà passa, per i sindacati, attraverso l’estensione dei diritti e, qui ad esempio, Confcommercio non è disponibile ad estendere la sanità e la previdenza integrativa agli apprendisti, così come sono ancora insufficienti le proposte di Confcommercio sul part-time, in relazione all’aumento delle ore minime settimanali e al consolidamento delle ore di supplementare. La riduzione della precarietà passa anche attraverso il controllo dei processi di esternalizzazione e appalti e, anche qui, non vi è da parte loro la disponibilità a definire procedure di confronto e a salvaguardare i livelli occupazionali e il mantenimento dell’unicità contrattuale, così come non hanno dato disponibilità all’obbligo della certificazione dell’integrale rispetto dei contratti di primo e secondo livello rilasciati dagli enti bilaterali e del DURC.
Notevoli sono poi le distanze in materia di orario di lavoro: Confcommercio pretende deroghe esigibili a livello nazionale sia sul riposo settimanale (per tutte le domeniche d’apertura) sia sul risposo giornaliero, così come vogliono la garanzia che le persone lavorino la domenica. In sostanza pretendono norme esigibili a livello nazionale, riducendo il ruolo e il peso della contrattazione territoriale e/o aziendale sull’organizzazione del lavoro, turni e orari.

Non hanno neppure dato risposte alla richiesta per la creazione di un Fondo che eroghi ammortizzatori sociali a quelli lavoratori che non ne godono.

Sul salario hanno proposto 120 Euro in 4 anni.

Filcams, Fisascat, Uiltucs, respingono quella che ritengono essere attività antisindacale, ovvero l’erogazione unilaterale di salario ai fini di boicottare lo sciopero. La dignità dei lavoratori non è un optional così come il contratto nazionale non è in svendita

Per questi motivi Filcams, Fisascat e Uiltucs, chiamano i lavoratori del Terziario distribuzione e Servizi allo sciopero di venerdi 21 marzo.


La Segreteria Nazionale
FILCAMS-CGIL