Sindacati europei e associazioni delle Imprese di pulizia: “Il settore venga riconosciuto come strategico per la ripresa"
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UNI Europa, il sindacato europeo cui è associata anche Filcams Cgil ha siglato con l’associazione europea delle imprese di pulizia industriale e multiservizi EFCI una dichiarazione congiunta sull’impatto che l’emergenza Covid-19 ha per il settore di loro competenza. In estrema sintesi: “Il settore venga riconosciuto come strategico per la ripresa, garantendo sicurezza, prevenzione, occupazione e reddito a tutti gli addetti”. Dal manifestarsi dell’epidemia fino ai drastici provvedimenti di chiusura forzata di molte attività oltre un mese fa, le lavoratrici e i lavoratori del settore sono stati in prima linea, fondamentali nelle operazioni di sanificazione e pulizia profonda di luoghi di lavoro, da quelli più a rischio come gli ospedali e le case di cura fino agli uffici pubblici, negozi e supermercati. Nella dichiarazione congiunta, EFCI e UNI Europa riconoscono gli sforzi che i datori di lavoro e i lavoratori del settore stanno attualmente compiendo per salvaguardare la salute pubblica; “come parti sociali – scrivono - accogliamo con favore il riconoscimento e l'elogio che i lavoratori stanno ricevendo in questo periodo, ma va garantita la sicurezza e prevenzione di coloro che svolgono questi compiti”. L'epidemia di COVID-19 ha sottolineato il ruolo cruciale dell'industria della pulizia e dei pulitori nel prevenire la diffusione del virus, fornendo operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione, che assicurano il mantenimento delle condizioni igieniche e di pulizia in tutti gli edifici e infrastrutture essenziali. Troppo spesso le autorità nazionali non tengono conto del fatto che gli addetti alle pulizie lavorano in circostanze pericolose e difficili, che possono mettere a rischio la loro salute ed essere potenziali fonti di contagio se non adeguatamente protetti. È un settore, quello delle pulizie, che corre su un doppio binario: da un lato, gli edifici chiusi mettono gli addetti alle pulizie a rischio di licenziamento e le imprese di pulizia in situazioni economiche molto difficili; dall'altro, gli edifici e i siti che rimangono aperti richiedono standard igienici più elevati e servizi di sanificazione specializzati che richiedono un rapido adattamento e formazione da parte del personale e delle aziende. UNI Europa ed EFCI ritengono che il dialogo sociale e la contrattazione collettiva possano garantire soluzioni eque e sostenibili per le imprese e i lavoratori durante la crisi e nelle sue conseguenze. Per aiutare il settore a superare gli effetti negativi dell'epidemia, garantire la continuità delle attività durante i periodi di blocco e la graduale eliminazione delle misure di contenimento, sindacati e rappresentanti delle imprese hanno quindi formulato una serie di richieste alle autorità nazionali ed europee. In sintesi, hanno sottolineato la necessita che:
- si riconoscano la pulizia, la disinfezione e la sanificazione come attività fondamentali e cruciali e si forniscano agli addetti alle pulizie le necessarie e adeguate forniture di dispositivi di protezione individuale ("DPI") per proteggerli dalla diffusione della malattia;
- i governi contribuiscano a mantenere l'occupazione e la sicurezza del reddito in modo che le attività di pulizia e disinfezione possano essere garantite anche durante la graduale eliminazione delle misure di contenimento.