17/4/2015 ore: 15:52

Studi Professionali, siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto Nazionale

È stata siglata il 17 aprile, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale degli Studi Professionali, tra Confprofessioni e le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Scaduto nel settembre del 2013 il contratto, sarà in vigore dal 1 aprile 2015 aprile fino al 30 marzo 2018. Tra le figure professionali coinvolte oltre ai dipendenti degli studi notarili e di avvocati, anche dipendenti degli studi dentistici, ingegneri, architetti e laboratori di analisi. Tra i punti forti dell’intesa: l’aumento salariale previsto per il prossimo triennio di 85 euro al terzo livello, - che sviluppa un totale salariale nella vigenza di 1885 euro; l’estensione dell’assistenza sanitaria alle collaborazioni coordinare e il rafforzamento ed esigibilità del diritto di precedenza per i contratti a termine. Inoltre, è stato normato il congedo parentale ad ore in un settore che vede una forte presenza femminile. “A pochi giorni di distanza della firma del contratto nazionale del Terziario, un altro rinnovo che rafforza le relazioni sindacali e premia l’impegno di tutte le parti coinvolte, a voler dare un impulso positivo al comparto, troppo spesso sottovalutato” dichiara Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams CgiL Nazionale. Da anni la Filcams è impegnata per un maggior riconoscimento del settore degli Studi Professionali, per dare voce e diritti ad un mondo di circa un milione di addetti occupati prevalentemente in realtà di piccole dimensioni. “La contrattazione in questo rinnovo ha trovato un punto di equilibrio, come sempre non semplice per la fase che si sta vivendo. Ma dopo 18 mesi abbiamo costruito un risultato” conclude la segretaria, “nella consapevolezza che anche i lavoratori e le lavoratrici degli studi professionali ricercano nella azione collettiva e organizzata le risposte ai loro problemi e non un generico riferimento alle opportunità individuali.”  Leggi l'ipotesi d'accordo