5/9/2018 ore: 19:05

Unicoop Tirreno, il nuovo piano industriale prevede un duro intervento nei confronti dei lavoratori

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Cessione di 8 punti vendita del sud del Lazio, abbandono di 270 lavoratrici e lavoratori e cancellazione della contrattazione. Proclamato lo stato di agitazione Sono incettabili gli interventi sulla rete vendita e sulla contrattazione presentati dalla dirigenza di Unicoop Tirreno alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, per far fronte alla chiusura di bilancio negativa. Unicoop Tirreno - comunicato Unitario Unicoop Tirreno ha deciso di cedere 8 punti vendita del sud del Lazio abbandonando 270 lavoratrici e lavoratori. Una decisione drastica che si aggiunge ai tanti errori degli ultimi anni, più volte denunciati dalle organizzazioni sindacali: dal franchising, al tentativo di terziarizzare i reparti pescheria, nonché alla folle ristrutturazione del supermercato di Colleferro. La cooperativa ha inoltre dichiarato la volontà di cancellare tutta la contrattazione integrativa vigente con il duplice obiettivo di ottenere una importante riduzione del costo del lavoro tagliando i salari e di flessibilizzare l’organizzazione del lavoro per poter sostenere una riduzione delle ore. I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e considerato il tavolo già aperto che coinvolge gli ipermercati del Lazio e della Campania, in particolare Avellino, chiederanno al Ministero dello Sviluppo Economico di convocare congiuntamente anche Unicoop Tirreno per cercare di contrastare il palese disinvestimento che il sistema cooperativo sta coordinando sui territori del Lazio e della Campania.