Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza, siglata l’Ipotesi di Accordo sul nuovo Contratto Nazionale
Contenuti associati
Soddisfazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs “per un rinnovo contrattuale che, dopo 7 anni, chiude la lunga fase vertenziale, assicura incrementi salariali significativi e miglioramenti normativi per le lavoratrici e i lavoratori del settore”.
E’ finalmente rinnovo contrattuale per gli oltre 100mila addetti della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza. Al termine di una lunga sessione negoziale, dopo diverse iniziative di mobilitazione sindacale e scioperi, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni imprenditoriali del settore Anivip, Assiv, Univ, , Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi hanno siglato l’ipotesi di accordo sul nuovo Contratto nazionale ora sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori e degli organismi associativi.
L’intesa, triennale, decorre dal 1° giugno 2023 e resterà in vigore fino al 31 maggio 2026.
Sulla parte economica l’ipotesi di accordo definisce un aumento a regime di 140 euro per il IV Livello GPG e per il Livello D dei Servizi Fiduciari. L’incremento retributivo sarà erogato in 5 tranche: 50 € con la retribuzione del mese di giugno 2023; 25 € con la retribuzione del mese di giugno 2024; 25 € con la retribuzione del mese di giugno 2025; 20 € con la retribuzione del mese di dicembre 2025; 20 € con la retribuzione del mese di aprile 2026. Per la vacanza contrattuale alle Guardie Particolari Giurate sarà riconosciuto un importo a titolo di una tantum di 400 €.
L’intesa interviene anche sul sistema di classificazione; dal 1° giugno 2023 la progressione dei livelli della GPG passerà dagli attuali 24 mesi di permanenza del 6° e 5° livello a 18 mesi, con una riduzione di 12 mesi complessivi rispetto al raggiungimento del IV livello. L’intervento anche sui livelli di ingresso; dal 1° giugno 2023 viene eliminato il livello F dei servizi di sicurezza; il Livello E sarà il nuovo livello di ingresso per la durata di 18 mesi, trascorsi i quali i lavoratori passeranno al livello D, con una riduzione complessiva di 6 mesi per il raggiungimento di detto livello.
Sulla parte normativa l’intesa interviene su: Sfera di Applicazione, Attività Sindacale; Tutele della Genitorialità, Bilateralità; Periodo di Prova; Salute e Sicurezza; Permessi e Congedi; Previdenza Integrativa; Assistenza Sanitaria Integrativa; Cambio di Appalto. Il testo relativo alla “Contrattazione di Secondo Livello” sarà oggetto di analisi per la stesura condivisa al momento della scrittura del testo finale del Contratto collettivo.
Le parti concordano di consolidare i parametri attualmente acquisiti e di condividere un percorso di negoziazione anche attraverso la creazione di tavoli tecnici che considerino le dinamiche macroeconomiche ed inflazionistiche. Previsti incontri con periodicità semestrale per monitorare la congruità dei parametri ed individuare correttivi migliorativi anche nel rispetto della dinamica degli appalti e delle ulteriori condizioni idonee ad incidere su incrementi salariali.
In un contesto complicato, dopo anni di conflitto, mobilitazioni e scioperi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs esprimono soddisfazione “per un rinnovo contrattuale che, dopo 7 anni, chiude la lunga fase vertenziale, assicura incrementi salariali significativi e miglioramenti normativi per le lavoratrici e i lavoratori del settore”.