1/7/2019 ore: 17:31

Vigilanza privata e servizi fiduciari, è di nuovo sciopero il 1° e il 2 agosto, per il rinnovo del contratto scaduto nel 2015

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Vigilanza privata e servizi fiduciari, è di nuovo sciopero il 1° e il 2 agosto. Posticipato al 6 settembre per i soli addetti alla vigilanza dei siti aeroportuali. Fronte sindacale compatto per il rinnovo del contratto scaduto nel 2015. Torneranno nuovamente in sciopero l’1 e il 2 agosto i 70mila addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in attesa del nuovo contratto nazionale del settore scaduto nel 2015. Per i soli addetti alla vigilanza dei siti aeroportuali lo sciopero è differito per l’intero turno del 6 settembre. La mobilitazione è stata indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs per sollecitare un avanzamento dei negoziati, allo stato al palo nonostante le proteste degli ultimi mesi e le sollecitazioni alle associazioni imprenditoriali di settore Univ, Anivip, Assiv e delle imprese cooperative Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Federlavoro e Servizi e Agci Servizi sul necessario rinnovo contrattuale nel comparto dei servizi in appalto particolarmente esposto al dumping contrattuale. l negoziato avviato ormai da più di 3 anni, non ha ancora sciolto i nodi in ordine a incremento salariale, cambio di appalto, bilateralità, contrattazione di secondo livello, classificazione del personale e salute e sicurezza, temi sui quali i sindacati hanno presentato una concreta proposta di riforma. Ulteriori distanze si sono registrate negli ultimi incontri sul tema dell’orario di lavoro. I sindacati hanno respinto fermamente le proposte articolate dalle imprese volte per lo più alla definizione di un sistema orario flessibile, privo di regole, ad appannaggio esclusivo imprenditoriale. I sindacati si sono comunque resi disponibili a trattare e ad individuare la flessibilità contrattata per i servizi di sicurezza finalizzando l’intervento all‘omogeneità dell’orario di lavoro riferito ad una unica classificazione del personale. A nulla sono valsi i tentativi di raffreddamento; nonostante le distanze le parti torneranno al tavolo il 12, 22, 23 e 24 luglio mentre l’attivo nazionale unitario delle strutture e dei delegati si riunirà a Roma il 22 luglio per fare il punto sullo stato delle trattative e per definire i dettagli della nuova mobilitazione.