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LIBERALIZZAZIONI COMMERCIALI: FILCAMS CGIL: VERIFICHIAMO LE CONSEGUENZE SUI CONSUMI E SUL MERCATO DEL LAVORO

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10 gennaio 2012


Liberalizzazioni delle aperture e degli orari commerciali:

La Filcams Cgil: basta con i luoghi comuni, verifichiamo le conseguenze sui consumi e sul mercato del lavoro

Tenere aperto un negozio 24 h non aumenta i consumi, ne è convinta la Filcams Cgil.
“La crisi dei consumi è determinata dalla diminuzione del reddito a disposizione degli italiani, quindi, non serve a niente moltiplicare le possibilità di spendere” ad affermarlo è Franco Martini segretario generale della categoria della Cgil che segue il commercio.
L’art 31 del decreto Salva Italia elimina qualsiasi limite alle aperture degli esercizi commerciali: “Con questa decisione si è fatta contenta solo una parte, solo la grande distribuzione, tra l’altro una realtà molto poco italiana.”
Un emendamento che secondo la Filcams Cgil, non contribuirà quindi ad aumentare né i consumi né l’occupazione nel settore.
“In questi anni le maggiori aperture nel commercio non hanno affatto prodotto un incremento di occupazione stabile” prosegue Martini “ma occupazione precaria e scombinata, frammenti di lavoro, tanta flessibilità - ai confini con la precarietà - e tanto lavoro a termine. Si continua ad alimentare la spirale della precarietà.”
Tra l’altro, la vera occupazione strutturata, è soprattutto quella della piccola e media distribuzione, che sarà quella più colpita dall’emendamento della manovra

La Filcams Cgil propone di stabilire una commissione super partes, un organo terzo per cercare di capire quali sono state le conseguenze sul mondo del lavoro e sui consumi: “basta con i luoghi comuni, smettiamola con le frasi fatte, andiamo a documentarci e vedere veramente quello che è successo” conclude Martini “verifichiamo se è vero che le liberalizzazioni producono nuova occupazione.”