I LAVORATORI DELLE PULIZIE OTTENGONO DAL MINISTERO I FONDI PER PULIRE LE SCUOLE
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I LAVORATORI DELLE PULIZIE OTTENGONO DAL MINISTERO I FONDI PER PULIRE LE SCUOLE
Un migliaio di lavoratori da tutta Italia si sono dati appuntamento davanti al ministero dell'Istruzione per reclamare i fondi che lo Stato deve alle imprese e alle cooperative che puliscono gli edifici scolastici. Molti di loro, in alcuni casi soci-lavoratori di cooperative, sono in credito di dieci, dodici mesi di salario. Altri sono stati licenziati avendo le loro imprese gettato la spugna.
Mentre i lavoratori manifestavano il loro buon diritto a essere pagati, una delegazione sindacale ha trattato con i dirigenti ministeriali una soluzione per uscire da questa situazione paradossale.
«Finalmente si sono decisi - dice Carmelo Romeo, segretario nazionale Filcams e responsabile del settore pulizie - a considerarsi dei debitori e ad attingere ai fondi ordinari di bilancio senza attendere la legge apposita, ferma in commissione parlamentare. Il ministero invierà una circolare ai dirigenti provinciali per invitarli a dare corso ai pagamenti e a considerare prorogati gli appalti.
«Una commissione tecnica ministero-sindacati - prosegue Romeo - vigilerà sulle gare d'appalto, sul rispetto delle leggi, sulla garanzia delle retribuzioni e sulla sicurezza. Il percorso concordato si prefigge di stabilizzare l'occupazione attuale, circa 15mila persone a part-time. Con la promulgazione della specifica legge, in attesa in parlamento, la stabilità occupazionale nel settore dovrebbe essere definitivamente raggiunta».
Verifica entro il 30 giugno con un nuovo incontro al ministero.